Il coronavirus o COVID-19 è un giudice severo, anche se non parla lo fanno chiaramente le sue azioni. Sono insegnamenti dolorosi, minacciosi e dispotici ma ci stanno costringendo ad imparare ciò che avremmo dovuto fare tanto tempo fa se non fossimo stati così ostinati: essere premurosi con la natura ed il prossimo.
Lezione n. 1
All’inizio il virus ci ha costretto a stare alla distanza di un metro dagli altri, come per prevenire bullismo e violenza fisica. Poi ci ha obbligato ad indossare delle mascherine come per chiuderci la bocca onde evitare che ci umiliassimo a vicenda con le parole. Ci ha imposto infine di stare a casa del tutto poiché abbiamo sfruttato e distrutto gli altri e la natura.
Una volta che ci siamo chiusi a casa, la natura ha lasciato che animali liberi girovagassero in posti in cui non erano mai arrivati prima, nei parchi e nelle città. La natura ha rivendicato per sé la Terra. Il nostro isolamento ha portato acqua pulita, cieli chiari, ciò di cui ha bisogno la natura per rinvigorirsi.
Senza proferire parola la natura ci ha mostrato quanti danni abbiamo fatto al nostro pianeta. Non ce la faceva più e così ci ha chiuso a casa. Nessun ecologista è in grado di calcolare esattamente quanto siamo dannosi e quanto sia meraviglioso il mondo quando noi stiamo fuori dai piedi.
Lezione n. 2
Adesso che il virus ci ha istruito riguardo alla Terra, sta iniziando con la lezione n.2. Senza alcun preavviso, il Presidente francese Emmanuel Macron ha sottoscritto un accordo con il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres per un cessate il fuoco a livello mondiale. Con grande sorpresa l’iniziativa è stata seguita quasi subito da quattro dei cinque membri permanenti dell’ONU: Cina, Stati Uniti, Gran Bretagna ed ovviamente Francia. Macron spera che la Russia esprima il proprio consenso nei prossimi giorni.
Chi avrebbe mai pensato fino a qualche settimana fa che un tale risultato sarebbe stato possibile? Se qualcuno di noi avesse solo accennato all’inizio di marzo ad una tale possibilità sarebbe stato ridicolizzato, screditato e considerato folle. Ma guardate un po’, a metà aprile quell’idea è stata portata avanti come assolutamente sensata dai leader delle potenze mondiali. Il COVID-19 non ha dovuto pronunciare una singola parola per raggiungere questo traguardo. Ci ha solo fatto realizzare quanto poco senso abbia combattere in questo momento. Ma quando aveva senso? Forse prima che arrivasse il virus? Quindi, non appena il virus dovesse scomparire, avrà nuovamente senso la guerra? Le persone vorranno tornare ad agire come prima? Se così fosse, non sarebbe meglio che il virus sopravvivesse?
Lezione n. 3
L’ultima lezione in aggiunta a quella di non saccheggiare il pianeta ed i nostri simili è quella di prendersi cura degli altri. Per farlo sparire siamo stati lontani dagli altri, vogliamo inoltre smettere di combattere, ma il virus non ci lascerà fino a quando non impareremo a connetterci uno con l’altro in maniera corretta.
Piano piano ci accorgeremo che nel momento in cui, sia come singoli che come società, ci rapportiamo fra noi in maniera positiva, la nostra salute si rafforza. La nuova crisi del coronavirus non è solo biologica; è principalmente spirituale. Questa è una trasformazione dallo spirito egocentrico con cui ci trattiamo a vicenda in uno spirito di considerazione e cura reciproca. Questa fase della nostra esistenza non avverrà in tempi rapidi ma prima cominciamo a lavorarci, prima si manifesterà. Allora, come è successo nelle fasi precedenti, ciò che oggi sembra irrealizzabile, sembrerà l’unica realtà possibile.
Negli ultimi anni si è parlato molto di un nuovo ordine mondiale. In realtà, questo sta davvero arrivando ma non si tratta del controllo da parte di un gruppo ristretto di persone o di un nuovo governo del mondo. Il nuovo ordine mondiale è nelle corrette relazioni fra tutta la gente; è lo sviluppo del mondo da villaggio globale a famiglia globale. Questo tipo di progresso è il vaccino che noi tutti stiamo cercando.
[Emmanuel Macron, presidente della Repubblica, rilascia una dichiarazione televisiva sulla pandemia di coronavirus. Parigi, 13 aprile 2020. Reuters]
Originariamente pubblicato su Unitingeurope.blogactiv.eu